RISOTTO DI RISO VENERE CON CIPOLLE CARAMELLATE, PORTOBELLO E CHIPS DI CAVOLO NERO
Il riso venere fatto a risotto, con portobello e cipolle caramellate, sfumato con amarone e mantecato con formaggio blu, servito con chips di cavolo nero, per un primo piatto da brivido.
Preparazione10 minutimin
Cottura40 minutimin
Portata: Main Course
Cucina: Italian
Servings: 4persone
Ingredienti
2cipolle rosse
1cucchiainodi zucchero di canna
30gdi burro
3funghi Portobello
300gdi riso venere
½bicchiere di vino rossoper me Amarone
Brodo vegetale
Formaggio blu
Qualche foglia di cavolo nero
Oliosale e pepe
Istruzioni
Per le chips:
Accendete il forno a 180°
Private le foglie di cavolo nero della nervatura centrale, lavatele e asciugatele
Conditele in una ciotola con un filo d’olio evo, sale e pepe
Massaggiate bene per distribuire il condimento
Distribuite le foglie su una teglia ricoperta di carta da forno senza sovrapporle
Infornate per circa 10/15 min o finché non siano ben croccanti ma non bruciate
Per il risotto
Tagliate finemente le cipolle e mettetele in un tegame con il burro
Fate scaldare a fuoco medio basso per almeno una decina di minuti, finché le cipolle non saranno morbide, profumate e traslucide
Aggiungete sale e zucchero e fate andare ancora qualche minuto eventualmente abbassando la fiamma
Aggiungete anche i funghi portobello tagliati a dadini o fette
Alzate il fuoco e fate andare per 5 o 6 minuti finché i funghi non avranno preso un bel colore e avranno perso la loro acqua
A questo punto aggiungete il riso e fate tostare
Sfumate con il vino e fate evaporare
Procedete come un risotto normale aggiungendo un paio di mestoli di brodo alla volta e facendo sobbollire a fuoco medio per circa 30 min o finché il riso non sarà cotto
Aggiungete un’ultimo mezzo mestolo di brodo e aggiungete una bel pezzo di formaggio blu
Mantecate dando una vigorosa mescolata, coprite e attendete qualche minuto
Servite caldo con le chips di cavolo nero
Note
Potete usare qualsiasi tipo di formaggio blu, oppure potete sostituirlo con un altro formaggio, ma sconsiglio di ometterlo del tutto